“Noi crediamo nei bambini. E quando tu dici che credi, allora devi agire” Andre Agassi.
Link for Aid – perché siamo un collegamento che porta aiuti a bambini svantaggiati in due dei paesi più poveri dell’Asia: il Myanmar e la Cambogia Siamo un’associazione non a scopo di lucro, piccola ma snella. Non abbiamo uffici nè spese di gestione, lavoriamo tramite i nostri soci fondatori e oronari, ognuno dei quali contribuisce al successo dei nostri progetti.
I fondi che raccogliamo vanno DIRETTAMENTE lì dove c’e ne più bisogno, fornendo accesso all’istruzione, alla formazione professionale e alla lingua inglese – un elemento fondamentale per il futuro di questi ragazzi e per le loro comunità.
I nostri soci sono volontari e non recipiscono nessun recompenso. Ogni anni pubblichiamo un bilancio, elencando quello che è stato fatto nell’arco dell’anno, e fornendo dettagli dei progetti in progresso.
Dal 2008 operiamo in Myanmar (l’ex Birmania) raccogliendo fondi da devolvere a una scuola per bambini sordomuti, aiutando ragazzi sordomuti ad inserirsi nella società grazie a corsi di formazione, e sostenendo un ospizio per anziani indigenti a Yangon. Le attività di Link for Aid hanno unicamente uno scopo umanitario, e sono mirate ad alleviare le condizioni di vita quotidiana di ragazzi sordomuti, orfani e svantaggiati e di anziani poveri.
Dal novembre 2013 aiutiamo il Parami Orphanageo un piccolo orfanotrofio con 23 bambini, a Dala dall’altra parte del fiume Yangon.
In Cambogia, dove operiamo dal 2012, i nostri progetti di solidarietà Made in Italy sono a favore di bambini bisognosi nel villaggio di Samrong, vicino a Siem Reap,. Devolviamo divise e biciclette a bambini le cui famiglie non dispongono dei mezzi necessari per mandarli a scuola. Lavoriamo in collaborazione con l’Angkor Kid’s Centre, www.angkorkidscenter.webs.com
Nel 2013 abbiamo donato al villaggio un panello solare per la nuova scuola e una biblioteca per i ragazzi. Prima nel villaggio arrivava una Biblioteca Mobile che dava ai ragazzi del villaggio la possibilità di leggere un libro per qualche ora quattro volte all’anno. Oggi i bambini di Samrong possono leggere un libro 365 giorni l’anno. Inoltre abbiamo dato borse di studio universitarie a tre degli insegnanti volontari dell’Angkor Kid’s Centre.
Perché il Myanmar ha bisogno del tuo aiuto
Secondo Refugees International, il Myanmar è tra i 55 paesi più poveri del mondo, e riceve meno aiuti umanitari degli altri 54 paesi rientranti in questa classifica.
La media degli aiuti per questi paesi è di 42 dollari statunitensi pro capite all’anno. Per il Myanmar la media è di 4.08 dollari Usa pro capite (3 milioni di dollari Usa in totale per un paese con una popolazione di 56 milioni di abitanti) (Fonte: www.rifunite.com)
Nella classifica OCSE del dicembre 2010, il Myanmar si colloca al 129° posto tra i 177 paesi più poveri al mondo, e tra i 45 paesi considerati “fragili”, cioè con una popolazione che versa in condizioni di estrema povertà.
La maggior parte degli aiuti umanitari che giungono in Myanmar sono destinati all’’istruzione, alle risorse idriche, alla riduzione del debito e alla sicurezza alimentare.
Il costo della vita sta salendo vertiginosamente in Myanmar da quando, negli ultimi tre anni, il paese ha iniziato ad aprirsi al mondo esterno. Oggi con US$1.50 Link for Aid può fornire tre pasti per un anziano nell’Ospizio di Kandawgala.
E, un sacco di riso da 50 chili, quanto basta per un bambino per un’anno, costa US$30
Il Myanmar in breve
Negli ultimi tre anni molte cose sono cambiate in Myanmar. La giunta militare ha ceduto ad un governo di civili che sta lentamente portando il paese verso la democrazia. Le grandi città stanno perdendo la loro patina polverosa secolare; sorgono edifici nuovi, al posto dei vecchi taxi ci sono nuove machine con l’aria condizionata e aprono i primi centri commerciali. Ma poco è cambiato nelle zone rurali, le zone più povere del paese, e anche nelle grandi città i prezzi al rialzo rendono difficile la vita quotidiano.
Il Myanmar confina con Bangladesh, India, Cina, Thailandia e Laos. È grande 678.500 km² (due volte l’Italia); è il più grande dei paesi del sud-est Asiatico ed è attraversato dal Tropico del Cancro.
La popolazione di circa 60 milioni di abitanti è suddivisa in molti gruppi etnici tra i quali Burman, Shan, Karen, Kachin, Mon e Rakhaing. La religione predominate è il Buddhismo.
L’ aspettativa di vita è di 58,4 anni per i maschi e di 64,2 anni per le donne. La mortalità infantile è dei oltre il 100 per mille, collocando il Myanmar nella fascia dei paesi a basso sviluppo umano.
Quasi il 79 per cento della popolazione vive in villaggi rurali e un terzo della popolazione vive sotto la soglia di povertà (US$1 al giorno come dichiarato dalla World Bank). Attualmente gli aiuti umanitari che arrivano in Myanmar sono circa US$3 pro capite, facendo del paese uno dei più svantaggiati all’interno del sostegno internazionale.
Il paese esporta riso e pregiati legnami come il teak, gas naturale, giada a rubini. Quest’anno, per la prima volta, si prevede l’arrivo di oltre un milione di turisti.
Yangon, il cuore commerciale del paese, conta 4 milioni di abitanti. Nel 2006 il governo ha spostato la capitale da Yangon a Naypyidaw.
La Cambogia in breve
Il Regno di Cambogia confina con Vietnam, Laos, Thailandia e il Golfo della Thailandia. È grande 181.035 km² ed è una monarchia parlamentare. L’attuale capo di stato è il Re Norodom Sihamoni.
La popolazione è di circa 15 milioni e la lingua ufficiale è il Khmer, parlato dal 95 per cento della popolazione – per il 90% di etnia Khmer, mentre il 5% è vietnamita e Il 5% Cinese, Lao e Cham.
L’aspettativa di vita è di 60.3 anni per i maschi, e di 64,2 anni per le donne, mentre l’età media è di 22.1 anni. La mortalità infantile è del 140 per mille.
Il 21.7% della popolazione è analfabeta. Il 36% dei bambini è malnutrito e sottopeso.
La religione di stato è il Buddhismo, e il 93% della popolazione ne pratica la dottrina Theraveda.
Il paese esporta riso, legno, pesce e vestiario; in costante crescita l’industria del confezionamento tessile. Il turismoè una delle risorse principali e nel 2010 il paese ha accolto 2.4 milioni di visitatori. Il boom dei turisti negli ultimi anni ha attratto molti investimenti stranieri in infrastrutture turistiche (grazie anche alle agevolazioni governative) , soprattutto a Siem Reap, la città vicina al complesso monumentale di Angkor Wat.
La capitale Phnom Penh è la città più densamente popolata con oltre 2 milioni di abitanti. Siem Reap, con i templi di Angkor Wat, è l’attrazione turistica più visitata del paese con oltre 1.6 milioni di visitatori nel 2013.